lunedì 8 aprile 2013

Disastro Inter: di chi sono le colpe?

Dopo aver condotto la gara per oltre 60 minuti, portandosi sul 3-1, l'Inter fa harakiri, complice una difesa disastrosa e un rigore assegnato da Gervasoni all'Atalanta, probabilmente inesistente. Al 61' sale in cattedra  el tanque Denis che con una tripletta spazza via ogni speranza ai padroni di casa, seppure ce ne fossero ancora, di raggiungere il terzo posto e la qualificazione alla Champions.

Stramaccioni si era presentato all'appuntamento a corto di punte e per la legge di Murphy, secondo cui se qualcosa può andare male lo farà, ecco che al 32' arriva l'infortunio di Cassano a complicare ulteriormente le cose. Nonostante tutto l'Inter riesce a portarsi sul 3-1 grazie ai gol del redivivo Rocchi, a quota 100 gol, e alla doppietta di Alvarez. I nerazzurri hanno la partita in pugno e tutto sembra andare per il meglio, ma ecco che la legge di Murphy si riaffaccia con uno dei suoi postulati: "Se qualcosa sembra andare bene, hai detto bene, sembra.". Al 65' Gervasoni assegna un rigore generosissimo alla squadra ospite e Denis, incaricato di batterlo, insacca alle spalle di Handanovic. Il gol ospite manda in tilt i nerazzurri e l'Atalanta colpisce ancora due volte nel giro di 6 minuti, ancora con Denis autore di una tripletta, ribaltando il risultato e facendo sprofondare i tifosi interisti in un baratro dove aleggiano i ricordi di una squadra che non vinceva mai e regalava solo delusioni.

Gli errori arbitrali, sia chiaro, non bastano a spiegare il crollo di una squadra che fino al 61' conduceva per 3-1. Bisogna dire che all'Inter mancavano Milito e Palacio e che a metà del primo tempo perdeva anche Cassano. Eppure, la difesa era quella titolare ed è stata proprio quest'ultima, con i suoi madornali errori a dare il via alla rimonta dei bergamaschi. 

Con questo risultato, l'Inter dice addio al terzo posto e alla prossima Champions e, se non sta attenta, rischia di perdere anche il treno Europa League. Con la stagione ormai andata, i tifosi chiedono ai propri giocatori un sussulto d'orgoglio cercando di vincere la Coppa Italia. Ma se la squadra non cambia testa, sarà una missione impossibile.

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