Stramaccioni si era presentato all'appuntamento a corto di punte e per la legge di Murphy, secondo cui se qualcosa può andare male lo farà, ecco che al 32' arriva l'infortunio di Cassano a complicare ulteriormente le cose. Nonostante tutto l'Inter riesce a portarsi sul 3-1 grazie ai gol del redivivo Rocchi, a quota 100 gol, e alla doppietta di Alvarez. I nerazzurri hanno la partita in pugno e tutto sembra andare per il meglio, ma ecco che la legge di Murphy si riaffaccia con uno dei suoi postulati: "Se qualcosa sembra andare bene, hai detto bene, sembra.". Al 65' Gervasoni assegna un rigore generosissimo alla squadra ospite e Denis, incaricato di batterlo, insacca alle spalle di Handanovic. Il gol ospite manda in tilt i nerazzurri e l'Atalanta colpisce ancora due volte nel giro di 6 minuti, ancora con Denis autore di una tripletta, ribaltando il risultato e facendo sprofondare i tifosi interisti in un baratro dove aleggiano i ricordi di una squadra che non vinceva mai e regalava solo delusioni.
Gli errori arbitrali, sia chiaro, non bastano a spiegare il crollo di una squadra che fino al 61' conduceva per 3-1. Bisogna dire che all'Inter mancavano Milito e Palacio e che a metà del primo tempo perdeva anche Cassano. Eppure, la difesa era quella titolare ed è stata proprio quest'ultima, con i suoi madornali errori a dare il via alla rimonta dei bergamaschi.
Con questo risultato, l'Inter dice addio al terzo posto e alla prossima Champions e, se non sta attenta, rischia di perdere anche il treno Europa League. Con la stagione ormai andata, i tifosi chiedono ai propri giocatori un sussulto d'orgoglio cercando di vincere la Coppa Italia. Ma se la squadra non cambia testa, sarà una missione impossibile.
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