domenica 17 marzo 2013

Conte, un'esultanza fuori luogo.

A nove giornate dalla fine la Juventus, con la bella e importantissima vittoria in casa del Bologna, si porta a 65 punti, staccando di 12 lunghezze il Napoli, facendo un nuovo grande passo verso la conquista dello scudetto.

Questa sarebbe dovuta essere la notizia principale dell'insidiosa trasferta bianconera e, invece, Conte è riuscito a mettersi al centro dell'attenzione di tutti con un'esultanza da ultrà a pochi minuti dal termine con cui incitava a gran voce i propri tifosi.

Pioli, vedendo il collega sbracciarsi verso la curva è rimasto sconcertato, gli è sembrato un gesto irrispettoso nei confronti del Bologna, e a fine partita ha dichiarato: "L'esultanza di Conte mi è sembrata esagerata perché rivolta ai nostri tifosi. Ma la Juventus ha meritato la vittoria"
Conte, invece, davanti alle telecamere di Sky ha detto la sua: "L'esultanza? Se non posso neanche esultare con i tifosi dopo una vittoria importante allora non so più che fare. So che quando vinciamo dà fastidio a tanti, ma la mia di certo non è stata una mancanza di rispetto. Noi veniamo sempre accolti in maniera tremenda, gente che ci insulta, bastonate, ed altro. Facciamo vedere queste cose. Io continuerò a festeggiare con i miei tifosi. Ho vinto, sto vincendo uno scudetto, e non posso tifare con i tifosi? Non si può sempre fare polemica."

Ecco, appunto, Conte vuole festeggiare con i suoi tifosi, ed è una cosa giustissima, sacrosanta. Nessuno glielo può vietare, soprattutto per il grande campionato che sta disputando la sua squadra. Ma farlo in uno stadio dove il 90% sono tifosi della squadra avversaria, sa di provocazione ed è questo, volente o nolente, il messaggio che ha veicolato. 

Conte è un bravissimo allenatore, nessuno lo mette in dubbio ma, a volte, il suo carattere sanguigno e il suo cuore dai colori bianconeri, tradiscono la sua fede sfegatata per la vecchia signora portandolo ad avere un atteggiamento che a freddo, probabilmente, non avrebbe avuto. 

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